20 aprile 2010

Gaeta, una perla nel mare della Storia


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Sembra una nave protesa nel mare. E sono state proprio le acque limpide del Tirreno a darle fama di luogo di villeggiatura già dai tempi dei Romani: a Gaeta costruivano ville imperatori, consoli e ricche famiglie patrizie. Sono passati parecchi secoli, la cittadina laziale ha attraversato la storia sotto mille sfaccettature ed è rimasta un luogo preferito di vacanza, anche per le tante bellezze non solo naturalistiche del luogo, ma anche gastronomiche, spirituali e archeologiche. Con la protezione della "cordigliera" degli Aurunci, che la difende dai venti settentrionali, e con l'aiuto della brezza del mare, Gaeta regala atmosfere luminose e un clima mite. A soli ottanta chilometri da Napoli e centoventi da Roma, è meta amatissima per itinerari dai mille risvolti. Qui si può passeggiare tra storia e archeologia, assaggiare i cibi locali, a cominciare dalle famose olive, per finire con la tiella, una sorta di focaccia ripiena di verdure o pesciolini, adagiarsi nelle ampie spiagge limitrofe, scoprire le abbazie e le chiese dei dintorni.

La storia affonda le radici fino all'VIII Secolo a.C, ma fu solo nel 345 a.C. che Gaeta finì sotto l'influenza di Roma, diventando il posto preferito dove costruire le seconde case dell'epoca. Anzi, proprio per agevolare imperatori e consoli in vacanza sul golfo venne creata la Via Flacca, tuttora strada d'accesso per chi arriva dal litorale laziale. Dell'epoca romana restano molte vestigia, come il mausoleo che sorge alla sommità di Monte Orlando, dedicato a Lucio Munazio Planco, console, prefetto dell'Urbe e generale di Giulio Cesare (nonché fondatore di Augusta Raurica, oggi Basilea), con cui attraversò il fiume Rubicone. Passati i romani, Gaeta fu preda di saraceni e goti, divenne parte del regno di Federico II di Svevia, più volte ospite della città e che volle fortificare con le mura intorno al castello, già esistente. Ma soprattutto ebbe un ruolo chiave sia per il Regno delle Due Sicilie e sia per lo Stato Pontificio. Il nome di Gaeta è infatti passato alla Storia per Francesco II di Borbone che il 13 febbraio 1861 si arrese qui, nell'ultimo baluardo del suo regno, dando una spinta allo sviluppo dell'unità di Italia. Qualche anno prima, nel 1848, era stato papa Pio IX a rifugiarsi a Gaeta, in seguito alla proclamazione della Repubblica Romana da parte di Giuseppe Mazzini.

E fu proprio durante questo soggiorno che il Pontefice decise di proclamare il Dogma dell'Immacolata Concezione, appena tornato a Roma. Ad ispirarlo, pare fossero le preghiere che fece presso la Cappella d'Oro, o anche detta Grotta d'oro, nella chiesa della Sant'Annunziata, risalente al 1321. La stessa cappella dove, un secolo e passa dopo, si inginocchiò in preghiera papa Giovanni Paolo II. La chiesa è soltanto uno dei tanti punti storici della città, insieme al castello di Federico di Svevia. Da visitare sono anche il Duomo con il campanile in stile romanico-moresco del XII secolo, la pinacoteca comunale di arte contemporanea, il centro medievale con stradine, vicoletti, torri e scale, il Palazzo De Vio con il Museo Diocesano dove è conservato lo Stendardo di Lepanto, sventolato durante la famosa battaglia navale dalla flotta cristiana al comando dell'ammiraglio Marcantonio Colonna, partita proprio dal porto di Gaeta. Un salto al borgo marinaro e contadino di Porto Salvo non può mancare, con i vicoli che si snodano ortogonalmente a Via Indipendenza con una struttura a spina di pesce e la chiesa di San Francesco, dedicata al Santo che qui passò nel 1222. Con San Francesco e i papi ospiti, Gaeta è piena di luoghi intrisi di spiritualità.

In particolare c'è un itinerario religioso che inizia dal Santuario della Montagna Spaccata: nome legato a tre fenditure verticali che la leggenda vuole siano state prodotte dal terremoto verificatosi alla morte di Cristo, qui vennero in pellegrinaggio papi, vescovi e santi, come Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, San Filippo Neri che, secondo il mito dormì su un giaciglio in pietra, ancora conservato come il "Letto di San Filippo Neri". Da questo santuario sui passa a un altro: quello mariano della Madonna della Civita, per concludere l'itinerario con la visita all'abbazia cistercense di Fossanova. Un percorso tra luoghi di preghiera in sublime armonia e bellezza del territorio Sud-Pontino. Se poi si è stanchi di tanta cultura e storia, una pausa gastronomica è quel che ci vuole. Gaeta è famosa per i tanti prodotti del territorio, che unisce mare e colline. Numerose sono le pietanze ghiotte elaborate nel corso dei secoli: il primo documento sul quale è riportato la parola "pizza" è contenuto nel Codex Diplomaticus Caietanus, dell'anno 997. Fondamentale per le ricette è l'olio di Gaeta, che secondo una leggenda già conosciuta ai tempi di Enea e nel Medioevo, toccava i prezzi più alti dell'intero bacino del Mediterraneo.

Ovviamente non mancano le olive, la mozzarella di bufala, i pomodori e soprattutto, come si diceva, la tiella, vero e proprio cibo simbolo locale. Per smaltire le calorie, niente di meglio che un tuffo nel mare: le spiagge intorno a Gaeta sono tra le preferite per le vacanze e offrono ancora acque limpide. Ogni anno, poi, la seconda domenica di agosto, parte dalla chiesa degli Scalzi una tradizionale processione che porta la statua della Madonna di Porto Salvo, protettrice dei pescatori e dei naviganti, su una barca al centro del golfo dove si getta una corona di fiori in ricordo di tutte le vittime del mare. La natura però non è rappresentata solo dal mare. Ci sono molti luoghi che offrono panorami splendidi per gli appassionati di sport all'aria aperta: si può provare il brivido dell'arrampicata libera sul Monte Moneta, una delle mete più amate dai free climbers. Le pareti rocciose del monte, altro 359 metri, dominano la Piana di San Agostino con strampiombi rossi e ci sono ben nove settori che offrono possibilità di arrampicata. Se poi si è sfiniti da tanti itinerari specifici, sportivi, culturali o gastronomici, organizzati dalla Proloco, si può sempre ripiegare sui centri benessere che abbondano in zona.

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