20 aprile 2010

Fiori e foche a Garnish Island


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GLENGARRIFF – Un'intera isoletta occupata da un giardino esotico. E' Garnish Island, o meglio come la chiamano i locali, "Illnacullin" o "Illaunacullin": una fiabesca oasi di tranquillità e verde, con un panorama mozzafiato, con un briciolo di storia e con tantissimi fiori di ogni genere. A maggio e giugno è spettacolare la fioritura dei rododendri, delle camelie e delle azalee, ma anche in primavera e in autunno i suoi viali sono suggestivi. Un angolo di paradiso come solo l'Irlanda, selvaggia e naturale,
sa offrire e come si può ammirare in "Una proposta per dire sì", divertente commedia con Amy Adams e Matthew Goode, nelle sale attualmente e girata quasi completamente tra le spettacolari vedute offerte dal Paese.

Già l'approdo a Garnish Island ha il suo fascino. Ci si arriva con traghetti che fanno la spola tra Glengarriff, nella baia di Bantry nella regione a ovest di Cork, che stanno ben attenti a non urtare gli scogli dove riposano serafiche e simpaticissime le foche, le vere regine di queste acque. I pinnipedi restano lì immobili, pronti a farsi fotografare dagli ospiti del parco, ma ben vigili e sono un'attrattiva in più di questo angolo di paradiso in Irlanda. Appena sbarcati al piccolo molo si viene colpiti subito dalla particolarità del luogo: un giardino esotico ricco di costruzioni particolari, tutto ordinato e perfetto, fa da contrasto alla natura circostante, al panorama della selvatica baia, alle coste selvagge e alle montagne brulle. Un impatto stupefacente, che rende l'atmosfera ancora più rilassante. L'isola, originariamente, era stata usata dall'esercito britannico per difendersi da un'eventuale invasione di Napoleone: la torre "Martello", ancora presente nei giardini, risale proprio a quel periodo e fu costruita con quello scopo. Oggi rimane il punto più alto di Garnish, da dove si può avere un'ampia visuale della baia. Nel 1910, l'isoletta fu trasformata in giardino esotico da Harold Peto su commissione di Annan Bryce, un imprenditore di Belfast. Così divenne la casa di centinaia di piante e alberi di ogni genere, ma anche di costruzioni di ispirazione neoclassica.

Ilnacullin è esteso 15 ettari e gode della corrente del Golfo, che permette la crescita e lo sviluppo di piante subtropicali: un microclima eccezionale arricchito dal terreno torboso della zona. A tarda primavera, come si diceva è il trionfo delle camelie, delle azalee e dei rododendri, mentre in autunno è l'erica a farla da padrone. Ma le fioriture, data la grande presenza di specie, sono continue e sempre da ammirare. Il primo impatto con Garnish Island è il giardino all'italiana, dominato da un tempietto con stagno artificiale pieno zeppo di ninfee bianche e rosse. Poi si continua su un percorso in stile giapponese, con una collezione di bonsai e con le rocce sistemate in maniera strategica. E poi ancora un corridoio di felci neozelandesi, un sentiero tra alberi mastodontici e un roseto. Ma probabilmente la parte più affascinante è un cortile ricchissimo di fiori, dai cardi viola alle peonie e ai fiori di campo gialli che attirano le api. Qui tutto sembra lasciato al caso, ma è solo un'illusione ottica: ogni cosa, ogni posizione, ogni arbusto è curatissimo. Appena usciti dal cortile allegramente caotico ci si trova davanti un immacolato prato all'inglese per la tea house. Ed è proprio questo gioco di contrasti, tra il disordine e la perfezione, tra il disegno e la costa selvaggia, la particolarità di Garnish Island.

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