11 dicembre 2009

Speciale Natale Europa


copyright www.latitudinex.it
Finlandia - È la terra per eccellenza di Babbo Natale, a cominciare dal villaggio dove vive l'uomo dei regali: Rovaniemi. In questo luogo l'atmosfera è romantica e dolce e siamo al Circolo polare artico, nella terrra delle renne e del ghiaccio, nonché nella Lapponia più profonda. Trovarsi qui è il sogno di centinaia di bambini, perchè tutto parla di Natale, dall'esposizione permanente di tutte le tradizioni mondiali legate a questo periodo, come la storia dell'albero, alla fabbrica di giocattoli e all'ufficio postale per le letterine dei bimbi. Babbo Natale vive con Mamma Natale e con i piccoli in una montagna chiamata Korvatunturi sempre in Lapponia. La montagna ha tre orecchie in modo che Santa Claus possa sentire i messaggi di tutti i bambini del mondo, ma l'ingresso è segreto e nessuno sa dove sia. Inoltre in Finlandia c'è una tradizione particolare: all'esterno delle case, insieme al classico abete, viene preparato un alberello più piccolo con tanti semi appetitosi, solo per gli uccellini.

Russia - A San Pietroburgo tutti i Santa Claus si riuniranno in uno speciale G8 dei Babbi Natale. Stavolta non sono i leader dei paesi più importanti del mondo a partecipare all'appuntamento, ma per la notte di Capodanno nella città russa è previsto un vertice che nulla ha da invidiare a quello politico. Fra i Santa Claus che hanno confermato la presenza per rappresentare il loro paese ci saranno quello finlandese, Joulupukki, quello tedesco, Nikolaus, il Santa Claus americano, il giapponese Chotejosho-san e quello italiano accompagnato dalla Befana! A fare gli onori di casa il Babbo russo, Ded Moroz con la nipotina Snegurachka.

Svezia - Qui le feste iniziano con Santa Lucia, il 13 dicembre, per celebrare il giorno più corto dell'anno. A Stoccolma fioccano i mercatini natalizi, come quello antico nella piazza principale della Città Vecchia (Gamla Stan) dove i venditori indossano costumi d'epoca. Tra le tradizoni più curiose, si mette un mazzo di spighe di grano sul davanzale della finestra. Durante il periodo natalizio le case vengono addobbate con decorazioni fatte con paglia, fiori e dolcetti speziati, i pepparkakor. I bambini usano il calendario dell' avvento per contare i giorni fino a Natale e ogni giorno aprono una finestrella. L'albero si addobba il giorno prima di Natale e la sera del 25 dicembre si mangia una minestra di riso, delle polpettine e salsicce. Dopo la cena solitamente ci si riunisce intorno all' albero per cantare. Solo a questo punto arriva Babbo Natale.

Danimarca - Nel Paese della Sirenetta e delle favole, non potevano non esserci tante tradizioni legate al Natale. Si comincia con l'avvento, quando i bambini si trasformano in folletti e fanno piccoli scherzi in casa. La vigilia si trascorre in famiglia ed è in questo giorno che si addobba l'albero con bandierine danesi. Il pranzo prevede oca arrosto con cavoli, patate scure e come dessert riso alle mandorle, dove si nasconde una mandorla intera. A trovarla è normalmente il bimbo più piccolo e riceverà un bel dono. I bimbi vengono vestiti come folletti con un cappello a punta e aspettando Julemann, ovvero Babbo Natale. Dopo cena si balla intorno all'albero, si cantano inni natalizi e alla fine si aprono i regali. In Danimarca vengono presentati tradizionalmente alcuni prodotti per celebrare il Natale. Ad esempio c'è il piatto di Natale della Bing & Grondahl, in edizione limitata: quest'anno è il numero 104. Nella casa di cristallo della Royal Copenhagen vengono apparecchiate e addobbate tavole natalizie da noti personaggi danesi, ogni anno con un tema diverso. Tra le tradizioni anche un'edizione natalizia di una serie di francobolli decorativi usati insieme a nastri colorati e a sigilli di cera per personalizzare le buste dei biglietti d’auguri sin dal 1904. I folletti, poi, non stanno solo nelle case, ma riempiono le vetrine dei negozi, sono sui davanzali delle finestre e sui muri delle abitazioni. Sono i nisser e hanno un look più pratico di Babbo Natale: pantaloni grigi (ma la gonna per la signora nisse), scarpe di legno e un lungo cappello rosso a punta. E sono pure permalosi: se tutto non va per il verso giusto, si comportano male. Per lusingarli i bambini lasciano sul davanzale una ciotola con latte e pappa di riso: se al mattino non si trova più, il nisser è passato. Alcuni dicono di averli visti persino guidare i tram a Natale.

Germania - Tutte le città, grandi e piccole, ospitano i mercatini natalizi tra fiumi di vin brulé. Le case sono addobbate con l'albero e con la corona dell'avvento, mentre per i più piccoli si segue il rituale del calendario dell'avvento con tanti buoni propositi. Le piazze si riempiono di bambini che girano cantando in coro e suonando tamburi e triangoli. Se sono bravi, ricevono qualche moneta, caramelle e fichi secchi. I bimbi, poi, scrivono a Gesù Bambino per chiedere i regali e mettono le loro letterine in una busta, dove è stato steso un sottile strato di colla cosparso di zucchero, in modo che ogni busta brillerà alla luce della luna. La sera della Vigilia la mettono sul davanzale della finestra e aspettano Babbo Natale. Nel sud della Germania si usa spargere grano sul tetto della casa in modo che anche gli uccellini possano gioire del Natale.


Gran Bretagna - E' stato Sant'Agostino di Canterbury a introdurre la tradizione natalizia, quando con i suoi monaci, fu inviato da papa Gregorio Magno a svolgervi la propria missione apostolica, verso la fine del VI secolo. Anche qui è un trionfo per l'albero di Natale. Londra si riempie delle festose luci di multicolori lampadine che addobbano un gigantesco albero allestito per la strada. Sarà Father Christmas, passando per il camino con il sacco dei doni, a portare ai bambini i regali che il giorno dopo li troveranno dentro una calza. In Scozia, invece, si svolge uno dei più bei festival europei. E' il Natale di Edimburgo, che anima i giardini di Princes Street della città scozzese dal 22 novembre al 6 gennaio. Tra i momenti più attesi la notte in cui si accendono le illuminazioni natalizie, non manca ovviamente il tradizionale mercato natalizio ma ci sono anche tante sorprese come la corsa scozzese dei Babbi Natale, la grande ruota di Edimburgo, la pista per pattinaggio su ghiaccio, le renne che "pascolano" nei giardini e il bianco paese delle meraviglie. Non mancano spettacoli, cori natalizi, giochi di luce e incontri particolari come quello con Bjorn, un orso polare animato.

Francia - Oltre ai doni, Babbo Natale porta tanti dolci e frutta da appendere all'albero. Si cucina una torta speciale, a forma di ceppo, per ricordare quello che fu acceso per tenere al caldo Gesù Bambino. Il presepe è al centro di ogni casa, soprattutto in Provenza dove c'è una grande tradizione di questo simbolo natalizio. In questa regione sono composti da statuine in argilla che vengono vestite con costumi realizzati con precisione e realismo nei minimi dettagli. Insieme ai protagonisti principali, vengono rappresentati personaggi legati ai mestieri che si svolgono nella regione. Si chiamano Santoun e a Marsiglia ogni anno c'è una fiera loro dedicata. Nel sud della Francia è diffuso uno speciale pane allo zafferano o all'anice cotto appositamente per le feste natalizie. In alcuni paesi, poi, è tradizione apparecchiare un posto vuoto a tavola per la cena della Vigilia: è dedicato alla Vergine Maria.

Austria - Anche qui sono i mercatini natalizi a farla da padrone durante le feste. Come il Mercato di Gesù Bambino che si svolge nelle strade storiche di Vienna e che trabocca di dolciumi. Nella capitale è diventata consuetudine una passeggiata nel parco il giorno di Natale per distribuire le briciole dei dolci agli uccelli.

Spagna - Il giorno più festeggiato è il 28 dicembre perchè arrivano los Reyes, ovvero i Re Magi. Sfilano per le città a cavallo o sui carri e distribuscono dolci e caramelle. Babbo Natale è meno popolare. Nei presepi, le statuine sono affiancate da quelle di Tio, un tronchetto d'albero che, se scosso, sprigiona dolcetti e quella di Caganer, un porta fortuna natalizio. Nell'isola di Tenerife la sera del 25 dicembre il porto di Santa Cruz fa da spondo al concerto di Natele dell'orchestra sinfonica locale. Migliaia di persone si godono la musica natalizia sotto le stelle, in questo che è diventato un appuntamento classico a due passi dal mare e con un clima speciale.


Repubblica Ceca - Da Praga al più piccolo paesino o villaggio non manca mai il tradizionale mercatino che veste a festa i centri con luci sgargianti, profumi di vaniglia e mandorle tostate, con cori festosi. Si comincia con la festa di San Nicola: è lui che distrubuisce i doni, aiutato da un angelo e da un diavolo, a seconda di come i bambini si siano comportati. Sfilate in maschera animano le città e la più importante è quella di Trebic: qui il santo con la barba bianca e le sue guardie del corpo assiste allo spettacolo di poesie e canti messo in scena dai bambini, che poi lo aiuteranno ad accendere le luci del grande albero. A completare il tutto un presepe con veri animali, mentre scorrono fiumi di medovina, un liquore al miele servito caldo. Sempre a Praga è visitabile il Museo di Ponte Carlo che ospita fino al 10 febbraio il presepe più grande del mondo. A Krumlov, un borgo medievale della Boemia meridionale, si festeggia il 24 dicembre il Natale degli Orsi: adulti e bambini portano doni ai grossi mammiferi che per tradizione abitano il fossato del castello fin dal 1707. In tutta la Repubblica Ceca alla Vigilia si usa mangiare zuppa di pesce o patate seguita da carpa fritta e insalata di patate. La carpa, proveniente dai laghi della Boemia, secondo la tradizione ce la si concedeva una volta sola l'anno in segno di buon auspicio. Una credenza popolare vuole che conservare una squama di carpa sotto il piatto durante la cena della Vigilia garantisca salute e properità per tutto l'anno a venire.

Bielorussia - Il presepe non fa parte delle tradizioni del Natale ortodosso, che viene festeggiato in un'altra data, il sette gennaio. Nelle famiglie, la sera della vigilia non si fa il cenone, ma c'è ugualmente una cena con sette pietanze diverse. Nessuna portata deve essere cucinata con la carne, ma solo con verdure e cereali. Sotto la tovaglia si mette un pò di fieno che il giorno di Natale viene raccolto e portato nella stalla perché protegga gli animali durante tutto l'anno. Sempre nel giorno di Natale i bambini si mascherano da spiriti o animaletti e vanno in giro per le case a fare gli auguri intonando canti che parlano della nascita di Gesù, in cambio ricevono caramelle, dolcetti e anche soldi.



Polonia - Si comincia a festeggiare all'apparire della prima stella in cielo la sera della Vigilia. Per questo la Vigilia è chiamata "Festa della Stella" e sono i bambini a doverne notare il luccichio e a dar inizio alla cena. Prima di iniziare a mangiare si fa circolare tra i presenti una fetta di pane azzimo, chiamata opplatek, raffigurante le immagini della Sacra Famiglia. Ognuno ne prende un pezzetto e una parte viene data anche agli animali che vivono in casa. La tavola viene apparecchiata festosamente, ma sotto la tovaglia è stato messo uno strato di paglia per ricordare che Gesù è nato in una stalla. A tavola vengono lasciati due posti liberi, in caso arrivassero Maria e il Bambino.

Cinque domande a ... Max Giusti


copyright www.latitudinex.it
Conduttore, attore, imitatore, Max Giusti entra nelle case degli italiani tutti i giorni. Durante la settimana con "Affari tuoi", il gioco dei pacchi di RaiUno, e il sabato sera, in versione lustrini e smoking, con "Affari tuoi Speciale Due La Lotteria", il programma abbinato alla Lotteria Italia. Per questo, il simpatico Max ha abbandonato le fiction come "Distretto di polizia" e si è dedicato completamente alla carriera di presentatore. Riguardo il suo primo affacciarsi allo show-biz, egli stesso ha dichiarato che: "La mia carriera di attore ha visto l'alba mentre facevo l'alba all'ex Fellini, un locale del quartiere Testaccio che oggi si chiama Mastroianni. Piacqui e mi proposero di entrare nella compagnia del locale".

Come si prepara per un viaggio?
La prima cosa che faccio è sistemare la mia bella sacchetta delle medicine. Senza non vado da nessuna parte! E poi preparo parecchi soldi: non sono un tipo telematico, non amo le carte di credito, non le userò mai via internet, preferisco i cari vecchi contanti.

Cosa non dimentica mai di mettere in valigia?
Le medicine, ovviamente. In Sudafrica, ad esempio, avevo più repellenti io di chi va in missione. E poi non dimentico mai un paio di scarpe comode.

Il viaggio che ricorda di più e che porta nel cuore?
Proprio il Sudafrica. Ci sono stato recentemente, in viaggio di nozze. E' un posto fantastico e spero che non cambi. Ho voglia già di tornare a visitarlo.

La musica che ascolterebbe per rivivere le emozioni di quel viaggio?
Sicuramente quella africana. Miriam Makeba, ad esempio, era nel mio iPod quando sono partito.

Il cibo più particolare che ha assaggiato?
Gli spaghetti! Sì, proprio la pasta. Vuoi mettere... così morbidi... che non ti rompono i denti! Ho mangiato anche carne di gnu: non è male.

9 dicembre 2009

A Stoccarda tra renne e lebkuchen


copyright www.latitudinex.it
STOCCARDA - Renne ubriache e canterine, befane ridenti e orsi con il berretto rosso che fanno "ciao ciao" con la zampetta. Non sono le visioni dei tanti turisti infreddoliti, ma alcune delle più originali decorazioni degli stand del mercatino natalizio di Stoccarda. Una tradizione tutta nordica che rende la città tedesca una meta divertente e magica per il periodo invernale. Da novembre la città si illumina per un mese di mille luci natalizie, sulla piazza principale vengono allestiti innumerevoli banchi con ogni prelibatezza culinaria, ogni novità in fatto di decorazioni per gli alberi, ogni idea particolare per i regali.

Tra un hot dog fumante, le caldarroste, i lebkuchen (biscotti natalizi speziati), montagne di mandorle tostate e litri e litri di vin brulé, può sembrare la festa del buongustaio. Ma i veri protagonisti sono i pupazzi meccanici sopra il tetto delle casette di legno che ospitano gli oltre 250 stand. E' il trionfo della fantasia: non solo Babbi Natale di ogni foggia, ma anche slitte trainate da cani, renne che cantano,pinguini che salutano. Ogni anno la capitale dello stato federato del Baden Wurttemberg e il suo Weihnachtmarkt, il mercato natalizio tra i più antichi della Germania, sembra un luogo incantato, un mondo dei balocchi per grandi e piccini che qui vengono a cercare l'atmosfera nostalgica delle feste di una volta. Qui si viene a godere il Natale, le sue luci, l'aroma di cannella e vaniglia che si respira per le strade, i concerti dei cori nell'antica corte rinascimentale della Rocca, le facciate a traliccio delle case del centro adornate con angeli, Santa Claus, rami di abete addobbati e palline di ogni dimensione. E' uno scenario fiabesco che trasforma la città in un mondo incantato.


Le casette natalizie occupano una grande zona che va dalla vecchia Rocca alla Schillerplatz e alla Marktplatz: il centro di Stoccarda, a portata di piedi e di occhi dei turisti. Perchè nascosto dagli addobbi si può ammirare anche il vero volto della città tedesca, legata a illustri abitanti come Hegel e Schiller. Il mercatino offre l'occasione per conoscere meglio Stoccarda, spesso associata ai grandi nomi dell'industria, come con le fabbriche della Porsche e della Mercedes-Benz, entrambe dotate ora di museo dell'automobile visitabile. Eppure Stuttgart, in tedesco, ha un immenso spazio verde al centro, dove la gente sfida i rigori dell'inverno andando in bicicletta, i bambini sognano al Wilhelma, il più vasto giardino zoologico e botanico d'Europa con 10 mila animali e piante esotiche, rari esempi di arte del giardinaggio ed architettura in stile moresco.


Inoltre, la città si trova in prossimità della Foresta Nera ed è incastonata tra colline verdi dove si producono vini rinomati e frutta. Sono tante le sfaccettature della città, rasa al suolo dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale e perfettamente ricostruita. Il cuore pulsante è la Königstraße, la strada dello shopping e dei caffè, un'oasi pedonale facilmente raggiungibile. Da qui, partono una serie di vie costeggiate da case a graticcio, da piazze dove fare comode soste e dove perdersi senza fretta. Fino ad arrivare all'enorme spiazzo del Castello. Là dove un tempo pascolavano i cavalli del duca Luitolf di Svevia, oggi c'è il castello vecchioche, con il suo pittoresco cortile interno porticato, rispecchia lo splendore della città di residenza.

Le sale del castello accolgono il museo del Württemberg. Basta poi allontanarsi di pochi passi per raggiungere il sontuoso castello nuovo barocco. La piazza del castello al cui centro svetta la colonna alta 30 metri è il punto d’incontro più usato dagli abitanti. Stoccarda si offre anche come un vivace centro dai molteplici interessi, con innumerevoli musei, con il mercato coperto ortofrutticolo in stile liberty, con il quartiere residenziale Weißenhofsiedlung dotato di costruzioni caratteristiche, con la Zahnradbahn Stuttgart, un servizio di tram a cremagliera, alimentato ad elettricità, che trasporta da Marienplatz fino al distretto di Degerloch, unico tram urbano di questo tipo della Germania. Il tutto la rende una città molto accogliente in qualsiasi stagione, anche se sotto Natale con il suo mercatino illuminato, è davvero speciale e unica

Gioielli di frutta e pentole magiche: ecco il Natale in Svizzera


copyright www.latitudinex.it
Il Natale in terra elvetica non è solo una tradizione legata al mercatino o alle figure classiche della festa. In Svizzera, e in particolare in alcune città, le tradizioni si confondono in una serie di iniziative del tutto singolari. Dalla corsa dei babbi natale a Samnaun nei Grigioni, fino alla passeggiata storica con il "Signore del tempo" che regola gli orologi a Berna. E così di città in città e dopo un idromassaggio sopra i tetti di Berna, si può viaggiare fino a Locarno per concedersi un tuffo nei colorati gioielli di frutta dell'artista ticinese Agnese Z'graggen, fino ad arrivare alla festa dell'Escalade a Ginevra. Quello che vi proponiamo è un giro tra le città svizzere con le feste più o meno tradizionali.

GINEVRA - La festa dell’Escalade
Da 400 anni gli abitanti di Ginevra festeggiano il 12 e 13 dicembre, con la ricorrenza dell'Escalade, una giornata, o meglio nottata, commemorativa per la respinta dell'esercito della Savoia che nel 1602 tentò di scalare le mura della città. Si narra che nel dicembre del 1602 i soldati savoiardi attaccarono la città, il duca di Savoia tentava di riconquistare i possedimenti ginevrini che aveva perso nelle battaglie precedenti. Il combattimento fu duro, ma gli abitanti della città la difesero con coraggio ed eroismo. Fu così che durante gli aspri combattimenti una donna la Mère Royaume, salì sulle mura e riversò l'intero contenuto della sua pentola sulla testa di un savoiardo, fermando così l'assedio. Dall'anno successivo i ginevrini ricordano la vittoria festeggiandola con un corteo commemorativo, in cui i partecipanti, illuminati dalla luce di fiaccole e vestiti con costumi d'epoca, attraversano il centro storico che si snoda lungo entrambe le sponde del Rodano. La fabbrica di cioccolato Stettler, da la possibilità ai visitatori di creare una marmite de l'Escalade con l'aiuto di un maître-chocolatier.
Svizzera Turismo Consiglia: Hotel Beau Rivage*****S

BERNA - Idromassaggio sui tetti della città
Il piacere dell'idromassaggio privato negli attici in alto sopra i tetti di Berna vi offrirà un'esperienza davvero frizzante: in una vasca idromassaggio da vip si potrà gustare la leggendaria cultura del benessere del Kongress und Kursaal di Berna e rilassarsi completamente sorseggiando un calice di prosecco. Basterà premere un tasto per chiamare il maggiordomo privato che, con discrezione, esaudirà desideri speciali. Coccolati dall'accappatoio riscaldato, potrete liberare la mente e concludere piacevolmente la serata. L’idromassaggio è prenotabile presso Hotel Allegro: 4* Superiore: Business-Hotel innovativo, accogliente, centrale, con vista unica. Archittettura particolare con grande atrio. Annesso al Kursaal Bern/congressi per 2-1500 persone, 3 ristoranti, Grand Casinò, nuove sale per congressi e banchetti, suites e camere deluxe con vista spettacolare. Gratuito: wellness, biciclette. Per prenotare clicca qui

A spasso con il signore del tempo
È considerato l'uomo più importante di Berna, dal momento che tutti gli orologi della città si inchinano a lui: è il signore che regola l'orologio della torre campanaria. Giorno dopo giorno, durante il suo giro, carica manualmente l'orologio medievale della Zytglogge, la torre simbolo di Berna. Chi vuole, potrà accompagnarlo nel suo giro non soltanto imparando molti aspetti interessanti sulla storia della misurazione del tempo e del simbolo di Berna, ma dando anche una mano per le operazioni di caricamento. Lo Zytglogge si trova nella Torre dell'Orologio che fu la prima porta occidentale della città (1191-1256). Oggi costituisce una delle mete turistiche più belle e importanti di Berna. Nel 1530 furono creati l'Orologio astronomico e la sfilata di statue e figure allegoriche e animali. La Torre dell'Orologio assolveva la funzione di orologio principale della città e rappresentava pertanto l'orario di riferimento a Berna.
Svizzera Turismo consiglia: Hotel Innere Enge****S

LOCARNO, i gioielli di una notte
Sono colorati, sono diversi e... si possono mangiare. I gioielli dell'artista ticinese Agnese Z'graggen sono tanto straordinari quanto commestibili. Perché sono fatti di verdura. I food artist amatoriali hanno la possibilità di copiarla. Sotto la guida dell'artista creerete il vostro collier di verdura o tutto ciò che desiderate. Magari un gioiello per un regalo davvero sorprendente, dalla vita breve, ma che verrà ricordato a lungo. Gioielli di una notte è un’espressione artistica in cui cibo e creatività si fondono in un elogio alla natura, al suo mutare, al suo nascere e morire. "Questa rappresentazione nasce dal mio desiderio di comunicare, attraverso un oggetto artistico, il legame e la gratitudine che provo nei confronti della natura in relazione al mio vissuto. Quasi una forma di meditazione rivolta alla natura, alla sua intensità, alla sua bellezza", ha detto l'artista. "Nasce da qui - prosegue Agnese Z'graggen - l’idea di creare un oggetto pensato come un gioiello, creato a partire da prodotti della natura verdure di stagione, fiori e frutta. Una volta creato, l’oggetto attraverserà un processo naturale di mutamento, seguendo il proprio decorso, creando nuove forme espressive fino a ritornare al luogo d’origine: la terra”.
Svizzera Turismo consiglia: Hotel Garni Millenium 3stelle

FRIBORGO, Scalpellino per un giorno
Il luogo è perfetto: nel cuore della città vecchia di Friborgo si trova l'atelier di Le Bûcher, dove mani abili lavorano la fragile arenaria per creare opere d'arte come avveniva nel Medioevo. Chi lo desidera, potrà cimentarsi con la tradizione della scultura e, frequentando i corsi che si svolgono regolarmente, imparare a maneggiare martello e scalpello. E riflettere anche un pochino su quanto ci sia voluto per costruire la Cattedrale di St. Nicolas.
Svizzera Turismo consiglia: Romantik Hotel du Sauvage