25 marzo 2010

Czech point Pilsen


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PILSEN - La birra certo, ma anche arte, tecnologia e tanta, tanta storia. Pilsen, nell'ovest della Repubblica Ceca è una città che offre un panorama completo di attrazioni pur nelle sue ridotte dimensioni, che ne esaltano lo stile di vita a misura d'uomo. Oggi la quarta città del Paese, con circa 175.000 abitanti, Pilsen fu fondata nel 1295 alla confluenza di quattro fiumi, (cioè dove il Radbuza, il Mže, l'Úslava e l'Úhlava formano il Berounka) dal re Vanceslao II di Boemia. Da allora ha visto passare eserciti e scorrere sangue sotto i suoi ponti. Le guerre di religione ceche, dette guerre hussite dal nome del riformatore rinascimentale Jan Hus, ne fecero il centro della resistenza cattolica locale. Durante la Guerra dei trent'anni, la sua posizione nel cuore dell'Europa causò inevitabilmente l'azione di ferro e fuoco sul suo territorio e così si susseguirono gli assedi dei protestanti, delle truppe imperiali e di quelle svedesi.

Nel secolo scorso, i nazisti entrarono a Pilsen nel 1939, mentre a differenza del resto del Paese, non furono le armate sovietiche a liberare la città alla fine della Seconda guerra mondiale, ma quelle americane del generale George Patton. Scopriamoli allora i tesori che Pilsen offre immutati anche nel Ventunesimo secolo. Quelli del passato soprattutto. Nel centro storico perfettamente conservato si può ammirare la Cattedrale di San Bartolomeo, monolitica costruzione gotica nel centro della piazza della Repubblica. La sua torre campanaria svetta a 102 metri dal suolo, la più alta del Paese. Su una cancellata all'esterno dell'abside la figura in metallo di un angelo è considerata un portafortuna dagli abitanti, che a forza di toccarla, l'hanno quasi consumata. A lato del duomo altri due tesori: la Colonna della peste, eretta nel 1681, opera dello scultore locale Kristian Widmann e il palazzo del municipio, disegnato dall'italiano Giovanni De Statio fra il 1554 e il 1559. E ancora, la Grande Sinagoga, la terza per dimensioni e importanza nel mondo dopo quelle di Gerusalemme e Budapest e la seconda in Europa, a testimonianza della comunità ebraica di Pilsen, fiorente fino all'inizio del secondo conflitto mondiale.

A Pilsen abbondano i musei che spaziano praticamente in ogni campo. Si va dal memorial dedicato alle truppe di liberazione americane e denominato, ancora una volta, Patton (a proposito, il generale dormì in città, insieme all'allora collega e successivamente presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower in quello che oggi è l'Hotel Continental) al Museo delle marionette, altra specialità locale. Il gusto un po' gotico - questa del resto è la città dei sotterranei misteriosi - si può assaporare anche al Muzeum Strašidel, dedicato ai mostri, alle fiabe, ai miti e alle leggende. Tutto in salsa locale. Con un profilo più classico la città presenta anche il Museo della Boemia occidentale, il Museo etnografico e due gallerie d'arte: la Zapadočeska e la Města Plzně. Ma anche la moderna tecnologia trova il suo spazio: precisamente al Techmania Science Center, ospitato all'interno dello stabilimento Škoda. Qui, con un occhio particolare alla didattica, installazioni interattive introducono al mondo della chimica e della fisica.

E poi i castelli, verie e proprie sentinelle del passato, raggiungibili con una gita fuori porta. Da vedere è soprattutto quello di Nebilovy (foto a destra), a 18 km verso sud est. Si tratta di un palazzotto in stile barocco in mezzo alla campagna costituito da due ali separate da un giardino interno. Sempre in zona anche il castello di Radyne che è invece una rovina ben conservata risalente al 1356. Da buon maniero medievale, sorge in cima a una collina e domina tutta la valle. Non lontano si trova anche la cosidetta Rotunda di San Pietro e Paolo, una costruzione circolare in pietra che è ciò che resta di una fortificazione del X Secolo. La particolarità è che si tratta della struttura più antica della Boemia occidentale. Quando poi gli abitanti di Pilsen sono stanchi di tutta questa offerta, non hanno che da andare a stendersi al sole lungo uno dei laghetti artificiali che circondano la città. Ce ne sono tutto intorno, immersi in un sistema di parchi con sentieri e piste ciclabili. Queste del resto rientrano nel circuito regionale dedicato alle due ruote, lungo ben 1.400 chilometri. Quasi tutti i laghetti hanno vere e proprie spiagge attrezzate lungo le rive e uno dei più belli è sicuramente il duplice lago Bolevec, a nord della città. Qui è stato anche attuato un progetto di miglioramento delle acque, finalista del Livcom 2008, la giuria internazionale per la vivibilità delle aree urbane.

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